IWSR, che ha recentemente acquisito Wine Intelligence così da meglio fornire all’industria degli alcolici analisi approfondite sul comportamento dei consumatori e sulle opportunità di crescita del settore globale delle bevande alcoliche, ha messo sotto la sua lente l’evoluzione del mercato globale dell’e-commerce delle bevande alcoliche
La Cina è ancora ad oggi il più importa mercato al mondo per le vendite “elettroniche” di alcolici, con vendite valore nel 2018 e 2019 di due o tre volte maggiori di quelle del secondo mercato, gli Stati Uniti (si veda qui quanto tracciato dalla stessa IWSR per il 2018).
La pandemia del Covid-19 sta tuttavia rimettendo in gioco le dinamiche mondiali di questo canale. I primi dati IWSR sul 2020 indicano che lo scorso anno l’e-commerce valore di alcolici è cresciuto dell’80% sull’anno precedente negli Stati Uniti, così che gli Usa potrebbero presto diventare il primo mercato al mondo per questo canale. Occorre tuttavia sottolineare che si tratta di un mercato ancora strutturalmente acerbo, con le vendite e-commerce di alcolici che hanno una quota del solo 1% del volume del mercato al dettaglio (dato per il 2019), rispetto ad una quota del 6% che troviamo nel Regno Unito e del 4% circa che troviamo in Cina.
La ricerca di nuove opportunità da parte dei produttori, l’allentamento delle maglie a livello legislativo – in alcuni stati – sulle spedizioni director-to-consumer (Dtc; il solo e-commerce del vino è cresciuto del 15% in volume nel 2020 secondo Sovos) fanno comunque supporre che nei prossimi anni l’impennata cominciata nel 2020 non si fermerà.
FEB