Nei giorni scorsi il Ceo di Wine Intelligence, Richard Halstead, ha dichiarato che vi è nel panorama della vendita al dettaglio del vino un grande cambiamento in corso, una rivoluzione a livello globale. Questa sarebbe spinta e indirizzata sia dalla crisi economica in occidente sia dalle nuove classi ricche asiatiche e, in fine, dalla diffusione di strumenti tecnologici.
Il commercio elettronico, in particolare, giocherebbe in questo mercato un ruolo molto importante i cui effetti positivi si ripercuotono anche sulla grande distribuzione. L’offerta on-line, infatti, oltre a mettere a disposizione, i prodotti ne permette una pubblicità diffusa, fatta d’informazioni utili e gradite dai consumatori.
Nei prossimi cinque – sette anni, ha proseguito Halstead, i vincitori nel mercato al dettaglio del vino saranno quelli capaci di incrementare proprio questo patrimonio d’informazioni alla clientela: i supermercati ad esempio potrebbero trovare fare buon uso della tecnologia dei QR-Code, barcode bidimensionali a matrice che possono contenere fino a 4.296 caratteri alfanumerici e che i consumatori possono “leggere” attraverso un comune smartphone.
Secondo una ricerca, condotta proprio da Wine Intelligence per Vinexpo, risulta che il Regno Unito è il Paese in Europa con i più grandi volumi di vendita on-line di vino, e le quantità vendute oggi sono previste in crescita del 26% nei prossimi sette anni (al 2020). Al contrario invece Wine Intelligence prevede, sempre per il mercato Uk, una diminuzione delle vendite di vino nei piccoli negozi.
FEB
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