In frenata le importazioni di vino in Germania nel primo semestre dell’anno. Secondo i dati resi noti dall’Ufficio nazionale di statistica, il segno meno accompagna a volume tutte le categorie: bottiglia -2%, sfusi e sopra 2 litri -6%, mentre la spumantistica archivia il giro di boa del 2012 con un -5%.
Bollicine che soffrono anche sul lato della spesa, tagliata del 10% rispetto al semestre 2011, imputabile alla Francia, che ha visto scendere le spedizioni di Champagne del 23%. Mentre Italia e Spagna mostrano andamenti differenziati, con i Cava che performano meglio sia sul lato volumi (+9% contro -10% dell’Italia) che su quello valori (+11% gli iberici, solo +1% per le bollicine tricolori).
Sul segmento bottiglia, a fronte come detto del calo delle forniture, cresce invece la spesa, lievitata in un anno del 4%, a fronte di prezzi medi saliti del 6%. L’Italia, che mantiene la prima piazza, vede un calo a volume del 5%, confortato però da un buon progresso sul fronte prezzi, saliti dell8% circa. Bene la Francia, specie sul fatturato, mentre è abbastanza apatica la Spagna. In buona progressione le bottiglie americane, sudafricane e australiane, mentre in forte arretramento sono quelle cilene, penalizzate da un prezzo medio salito di oltre il 10%.
Venendo allo sfuso e al confezionato sopra 2 litri, l’Italia lascia sul campo ¼ delle esportazioni, che gli operatori tedeschi hanno tramutato in vino spagnolo. Fermi Francia e Sudafrica, mentre crescono gli acquisti dall’America e quelli a buon mercato dalla Macedonia.
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Ufficio di statistica tedesco
Nella sezione Statistiche i dati del mercato tedesco in dettaglio.
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