Il prossimo 7 aprile, durante Vinitaly, sarà ufficialmente presentata la ricerca di Iri sulle vendite di vino nella GDO italiana, commissionata dallo stesso Salone Internazionale del vino e dei distillati. Ad anticipare questo incontro, ieri, 12 marzo, è stato diffuso dall’Ufficio Stampa di Vinitaly un comunicato con i dati più significativi evidenziati dall’’indagine.
Il canale dei Supermercati, piccoli supermercati e ipermercati distribuisce oggi nel nostro Paese ben il 63% del vino.
Nel 2013 il consumo di vino in Italia è calato in termini di volume, le principali tendenze negli acquisti vanno in direzioni apparentemente opposte: da un lato la ricerca di qualità, dall’altro il risparmio. Entriamo nello specifico. Le vendite in valore di vino nella GDO italiana, registrate da IRI, sono state pari a € 1.515.876.480, con un fatturato in crescita del 3,1% sull’anno precedente; in volume invece vi è stato un calo del 6,5% per un totale di 517.720.992 litri, venduti a un prezzo medio di € 2,93 al litro.
I consumatori italiani si sono orientati soprattutto sulle bottiglie DOC e cominciano a dimostrare interesse per i prodotti biologici, allo stesso tempo però hanno scelto anche prodotti meno costosi, quali il vino da tavola e i prodotti privat label. A questo proposito è opportuno sottolineare che, relativamente ai volumi totali prima menzionati, ben il 36,1% delle vendite in volume è stato acquistato in promozione.
Vendite per tipologia
Il confronto per tipologia (vini fermi-mossi e vini rossi-bianchi-rosati) rivela che:
tutte le categorie hanno ceduto in volume; la “pecora nera” sono i rossi fermi che sul 2012 perdono ben il 7,7%, per un totale venduto in volume di 236.612.448 litri; negative nelle quantità anche le performance dei rosati, sia fermi (-6,3%) che frizzanti (-6.6%). I rosati tuttavia in valore sono secondi, con un + 4,7% e € 59.262.080, ai soli bianchi fermi, sono cresciuti sull’anno precedente del 4,8%, per un venduto di € 503.581.312. I rossi fermi guadagnano il 2,1% in valore, i bianchi frizzanti il 3,8%.
Vendite per formato e confezionamento
Il formato più venduto nel 2013 è, naturalmente, quello delle bottiglie in vetro da 75cl a denominazione d’origine (Doc, Docg e Igt); le vendite in volume superano i 213 milioni di litri, per un valore di quasi 1 miliardo di euro.
Il formato da 75 cl ha subito nel 2013 una flessione del 3,2%, calo sensibile anche se inferiore a quello registrato nel 2012 (-3,5%); a questo calo si accompagna una crescita del prezzo medio del 5,6% in un anno, fino a 4,5 euro per bottiglia.
Calo drastico per il brik, le cui vendite scendono nel 2013 del 9,4% (aumento di prezzo del 20,5%). Resiste invece il tradizionale vino da tavola in bottiglia da 75cl, sostanzialmente stabile con una lieve flessione a volume dello 0,3%, questo è il formato più performante del 2013.
Il vino in Bag in Box cresce in valore dell’8% e cede in volume del solo 3,1%, meno di qualunque altro tipo di confezionamento.
Il vino bio cresce nell’anno del 4% in volume, con un milione di litri venduti nel 2013 per un valore totale di circa 5 milioni di euro. Ottimi risultati anche per i marchi dei supermercati. I privat label, infatti, vendono per quasi 16 milioni di litri
Le qualità preferite dagli italiani
I vini più venduti in assoluto sono: Chianti, Lambrusco, Vermentino, Barbera, Bonarda, Montepulciano d’Abruzzo, Nero d’Avola, Muller Thurgau, Morellino, Dolcetto.
Tra le qualità con il maggiore tasso di crescita troviamo i sorprendenti exploit di Pignoletto e Cannonau, il primo sempre più presente sugli scaffali di tutta Italia e il secondo favorito anche da una considerevole spinta promozionale. Al sesto posto della classifica il Prosecco, le cui vendite in valore sono cresciute del 10% e quelle in volume del 12,3%.
FEB
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