Secondo quanto suggerito la scorsa settimana da Bloomberg, che avrebbe raccolto indiscrezioni in proposito da persone vicine all’azienda, Pernod Ricard SA potrebbe presto cedere la sua divisone vino per focalizzarsi sul più profittevole business sui superalcolici.
Le nuove cessioni potrebbero seguire a quella già attuata a gennaio del marchio di vino argentino Graffigna, venduto al gruppo cileno VSPT. Tra i brand della Pernod Ricard Winemaker – che ha visto vendite 2018 per circa 500 milioni di dollari – vi sono oggi marchi molto noti come Jacob’s Creek (Australia), Campo Viejo (Spagna), Kenwood (USA) e Brancott Estate (Nuova Zelanda).
In un’e-mail a Bloomberg, la Pernod Ricard si è limitata ad affermare di non voler fare commenti in proposito, sottolineando che l’azienda non subisce pressioni esterne e che intende perseguire una gestione dinamica del suo portafoglio.
Ritornando sulla questione all’inizio di questa settimana, The Drinks Business ha però raccolto il parere in proposito di alcuni analisti del mercato. In particolare secondo la società di analisi e consulenza finanziaria newyorkese Jefferies la cessione dell’intera divisione vino è improbabile. Le vendite dei vino dei marchi del gruppo si sono incrementate del 2% nell’anno fiscale 2018 rispetto a quello precedente, e contano per il 5% oggi nelle vendite complessive di Pernod Ricard. Anche se meno profittevoli di quelli dei superalcolici, essendo il vino un settore ad alta intensità di capitale, i margini del vino sono per il gruppo a doppia cifra.
FEB
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