Premio Internazionale Vinitaly 2013 all’azienda Terredora e al giornalista americano Alfonso Cevola, la prima per essere da oltre 30 anni un punto di riferimento della produzione enologica, il secondo per la sua lunga attività di valorizzazione del vino italiano nel mondo.
Queste le motivazioni ufficiali.
Per Terredora perché “dal 1978, anno della sua fondazione a opera di Walter Mastroberardino, l’azienda rappresenta uno dei punti di riferimento più solidi di quello che è considerato un vero e proprio ‘Rinascimento’ dell’Irpinia enoica. Una terra antica dove la coltivazione della vite ha una sua storia profondissima che l’azienda di Montefusco ha saputo riscoprire attraverso la scommessa, in quel periodo per nulla scontata, sui millenari vitigni di antica coltivazione della zona, Aglianico, Fiano, Greco e Falanghina, introducendo, al contempo, innovazione, conoscenze e uomini capaci di cogliere le sfide del futuro. Tra questi, Lucio Mastroberardino, fin dal 1994 impegnato nell’azienda di famiglia, protagonista del suo rilancio definitivo e arrivato a ricoprire anche l’importante ruolo di presidente dell’Unione Italiana Vini. La sua recente e prematura scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel mondo del vino italiano. È anche per questo che il Premio Internazionale Vinitaly 2013 viene assegnato a Terredora, nelle mani dei suoi fratelli Paolo e Daniela Mastroberardino che, senza dubbio, sapranno continuare il percorso tracciato da Lucio con la stessa passione e la medesima competenza”.
Premio ad Alfonso Cevola “conosciuto come l’Italian Wine Guy per essere un profondo conoscitore delle grandi cantine, ma anche dei piccoli vitigni del grande patrimonio enologico italiano. Grande comunicatore – si legge nelle motivazioni -, trasmette la sua passione per i vini e la cultura italiani attraverso il suo blog On the Wine Trail in Italy e con la sua intensa attività professionale che lo ha portato a essere direttore di Glazer’s Italian Wine negli ultimi 21 anni e Certified Specialist del vino e Special Contributor per The Dallas Morning News e The Well Fed Network”.
I premi sono stati consegnati durante Benvenuto Vinitaly, e nel corso della serata sono stati proclamati anche i vincitori del Premio Communicator of the year, istituito in collaborazione con l’IWSC e che verrà consegnato a Londra nell’autunno prossimo. Il riconoscimento va quest’anno alla giornalista irlandese Jean Smullen e all’inglese Dave Broom.
“Il Premio Internazionale Vinitaly 2013 ci riempie di orgoglio e ci stimola a proseguire il percorso che abbiamo intrapreso ormai da anni. È un riconoscimento – hanno dichiarato Paolo e Daniela Mastroberardino, comproprietari di Terredora con il padre Walter – che vogliamo dedicare all’Irpinia, una terra nella quale affondano le nostre radici e con la quale è completamente intrecciata la storia della nostra famiglia. Perché per noi il vino è un patrimonio familiare, la passione che anima tutti noi è proprio quella di dare voce ad un territorio straordinario attraverso i frutti delle vigne. L’amore silenzioso ed operoso che ha sempre caratterizzato anche il lavoro di nostro fratello Lucio. Siamo fieri allora che nelle motivazioni del premio sia stato ricordato proprio il suo impegno. Che iniziava in vigna ed in cantina per poter realizzare vini eccellenti che profumassero d’Irpinia e che proseguiva, poi, in tutto il mondo dove promuoveva, attraverso il vino, l’Italia”.
“Ringraziamo allora Veronafiere – hanno proseguito – convinti che il nostro settore abbia bisogno ancora di molto impegno, di molta passione, di molta attenzione alla qualità e di uno sguardo fiducioso proiettato al futuro. Con queste motivazioni Terredora continuerà a lavorare e a portare in giro per il mondo Aglianico, Greco di Tufo, Fiano e Falanghina rigorosamente ed orgogliosamente figli d’Irpinia”.
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