Dopo trentacinque anni d’insegnamento presso l’Univesità dell’Alberta, lo pneumologo Dick Jones ha studiato e brevetto un filtro enologico capace di limitare la perdita di composti aromatici durante la fermentazione dei mosti, migliorando quindi gusto e profumo del vino.
La nuova tecnologia è stata brevettata con il nome AromaLoc, proprio per la sua capacità caratteristica di “mettere al sicuro” i composti aromatici nel vino.
Di questa nuova tecnologia hanno nei giorni scorsi parlato diverse testate internazionali di settore (tra cui ad esempio Wine Spectator, da cui riprendiamo la notizia).
Com’è noto, durante la fermentazione dei mosti si produce anidride carbonica capace anche di spingere fuori dai vasi di fermentazione parte dei composti aromatici. Il filtro sviluppato da Dick Jones nasce dall’idea di riprodurre artificialmente quello che già avviene nei polmoni, che durante la respirazione rilasciano anidride carbonica per consentire una corretta ossigenazione del sangue
Per sviluppare la sua idea, nel 2012 il medico americano si mise in contatto con May-Britt Hägg, ingegnere chimico e ricercatore presso la Norwegian University of Science and Technology della città di Trondheim; questi stava, infatti, lavorando a una membrana per il controllo dell’emissione di anidride carbonica nelle centrali elettriche a carbone.
La collaborazione tra i due studiosi ha portato al brevetto di una membrana-filtro che applicata ai vasi vinari permette, durante la fermentazione dei mosti, di far uscire l’anidride carbonica mantenendo all’interno degli stessi i composti aromatici.
Questa tecnologia sembra particolarmente utile per la vinificazione in bianco.
FEB
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