I dati sull’inflazione di maggio rilasciati dall’Istat confermano, per il reparto vinicolo, la tendenza all’aumento dei prezzi al consumo in atto ormai da oltre un anno.
Dalle ultime evidenze emerge che su base mensile il sotto indice dei vini ha fatto segnare una crescita dello 0,4%, mentre il dato tendenziale, che misura la dinamica dei prezzi rispetto a maggio dell’anno scorso, si è portato al più 3,9%, dal 3,8% di aprile.
Prosegue dunque la tendenza al rialzo, seppure a un ritmo decisamente più attenuato rispetto ai mesi precedenti. Un aspetto, questo, che potrebbe preludere a una situazione di graduale stabilizzazione dei prezzi al consumo dei vini, considerando tra l’altro che maggio ha decretato una riduzione di un decimo di punto del tasso di inflazione generale, sceso al 3,2% dal 3,3% di aprile.
Le prospettive inflazionistiche, orientate a un rallentamento del caro-vita, incorporano anche la previsione di una progressiva attenuazione delle spinte del comparto energy, che nelle evidenze di maggio ha fatto segnare una flessione congiunturale dello 0,2% e una decelerazione del tasso di crescita tendenziale di tre decimi di punto percentuale (15,3%, dal 15,6% del mese precedente).
I prezzi degli alimentari, incluse le bevande alcoliche, hanno spuntato al contrario uno 0,4% di aumento su base mensile, mentre anno su anno la dinamica dei prezzi ha rallentato a un più 2,1% (era al 2,4% ad aprile).
Tornando ai vini, sono ancora quelli da tavola a imprimere le maggiori spinte inflazionistiche. In un solo mese sono rincarati dello 0,6%, contro il più 0,3% dei vini di qualità e lo 0,1% di aumento registrato per gli spumanti. Anche il confronto con maggio 2011 rivela una dinamica nettamente più sostenuta per i vini da tavola, rincarati del 5%, contro tassi di crescita del 3,2% per le etichette di pregio e del 3,4% per le bollicine.
Per quanto attiene alle altre bevande alcoliche, le risultanze di maggio segnalano per gli spirits un’accelerazione al +3,4%, dal 3,3% di aprile. A contrario appare in decisa attenuazione la dinamica tendenziale della birra, con il dato di maggio che segna su base annua una crescita dei prezzi del 2,3%, contro il più 2,7% registrato il mese precedente.
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