Le stime diffuse nel corso dell’anno passato davano ormai per fatto il sorpasso spagnolo nei confronti del nostro Paese. E invece, dalle dichiarazioni di produzione rese al Fega dai produttori spagnoli, le cantine iberiche hanno fermato la vendemmia a 37,2 milioni di ettolitri, ovvero -7% rispetto al dato 2010. Calo da ascriversi in particolare ai vini Igp e ai comuni, i cui volumi produttivi si stanno in parte travasando verso la categoria varietale, praticamente raddoppiata in un anno (3,2 milioni di ettolitri), e arrivata a superare le indicazioni geografiche (8,5% di quota contro l’8% dei “vinos de la tierra”).
In Francia invece la raccolta è risultata positiva, sopra i 50 milioni di ettolitri (+11%), e anche qui – pur con tutte le proporzioni del caso – si assiste alla straordinaria performance dei vins de cépage, che a Parigi hanno trovato casa sotto l’ombrello “Vin de France”: +63% rispetto al 2010, contro un “magro” +15% dei vini Igp e +7% degli Aop. Numeri destinati a crescere nel corso dell’anno con il gioco dei declassamenti, considerato che nel 2011 i francesi solo di varietali hanno esportato quasi un milione di ettolitri.
A livello mondiale, incominciano a delinearsi anche le stime di produzione 2012 per i Paesi dell’emisfero Sud: è prevista in crescita l’Australia, a 13 milioni di ettolitri (+4%), mentre in forte calo è attesa la vendemmia in Argentina (13 milioni di hl, -16%). Stabili invece Sudafrica (10 milioni di hl) e Cile (10 milioni).
Fonte: Fega e Agreste
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