Per la prima volta dal 1998, la superficie vitata del Sudafrica è scesa sotto quota 90.000 ettari, per attestarsi nel 2022 a 89 384 ha. Questo uno dei dati allarmanti per l’industria del vino sudafricana riportati dal Baseline agricultural outolook 2023-2032 realizzato dal Bureau for Food and Agricultural Policy (BFAP).
Ciò è confermato da SAWIS (South Africa Wine Industry Information and System), le cui statistiche dichiarano un calo del vigneto sudafricano del 10,7% negli ultimi dieci anni, a partire dai 100.099 ha del 2012.
Tra le ragioni del calo del vigneto sudafricano vi sarebbe secondo BFAP un basso tasso di ritorno degli investimenti dei produttori di vino; si prevede quindi che il vigneto del Sudafrica si contrarrà ancora nei prossimi anni fino al 2025, quando probabilmente vi sarà una crescita dei prezzi del vino in risposta ad una riduzione dei volumi di mercato.
Oggi – dice BFAP – ben il 39% dei produttori lavora in perdita, il 49% realizza profitti bassi o è in pareggio e il solo 12% ha guadagni che rendono le operazioni economicamente sostenibili.
Intanto sempre nel 2022 il magazzino vinicolo sudafricano è tornato a livelli accettabili dopo che l’industria del settore ha puntato sulla crescita delle esportazioni di vino sfuso così da smaltire le notevoli scorte che si erano create tra 2020 e 2021, per la mancanza di scambi e per le ripetute interruzioni della vendita di bevande alcoliche imposte nel contesto della pandemia del COVID.
Lo scorso anno i consumi interni di vino sono tornati ai livelli registrati nel 2017 ma il mercato è ancora limitato in termini di valore, poiché i consumatori sentono la pressione dell’inflazione e tendono all’acquisto di vini economici.
Secondo il South African Wine Harvest Report 2023 di SAWIS, pubblicato a maggio, la vendemmia di quest’anno ha portato nelle cantine sudafricane 1.180.093 tonnellate di uva da vino: -14,2% vs 2022.
FEB