Nel 2011 in Svizzera sono stati consumati 2,74 milioni di ettolitri di vino, il 2,3% in meno rispetto all’anno precedente. Stando al rapporto “L’anno viticolo 2011”, pubblicato dall’Ufficio federale dell’agricoltura, il consumo di vino è diminuito di 51.111 hl per i rossi e di 11.695 hl per i bianchi. Questi cali sono riconducibili anche alla tendenza in atto da diversi anni e alla difficilecongiuntura. A esserne colpiti maggiormente sono i vini svizzeri (-5% totale), con una diminuzione di 28.002 hl per i rossi e di 20.145 hl per i bianchi. Anche il consumo di vini rossi esteri ha subito una battuta d’arresto (-23.109 hl), mentre i vini bianchi sono cresciuti di 8.450 hl. Per quanto riguarda l’Italia, gli svizzeri hanno consumato circa 600.000 hl di vini tricolori (-1%), 393.000 hl di vino francese (-2%), mentre hanno fatto scorta di vino spagnolo, cresciuto in un anno del 5%, a 365.000 hl.
L’Ufficio federale fa poi il bilancio dell’annata appena chiusa. A livello di scorte, sono cresciute del 3,4%, toccando quota 2,4 milioni di hl. Questo aumento è riconducibile in primo luogo alla vendemmia svizzera 2011 che è risultata superiore alla media del triennio precedente. L’aumento delle scorte di vino svizzero ha interessato sia i vini rossi (+48.161 hl) sia quelli bianchi (+56.182). A livello di vendemmia, il quantitativo messo in cantina nel 2011 ha raggiunto 1.120.058 hl, di cui 583.297 rossi e 536.760 hl di bianchi. Le condizioni meteo favorevoli, in particolare la primavera secca e calda e l’autunno eccezionale, hanno avuto un effetto positivo sulla qualità e sui volumi finali di vini svizzeri. La vendemmia ha superato di 89.120 hl (+8,6%) quella del 2010. Nel 2011 la superficie viticola svizzera ha subito una riduzione pari a 22 ettari (ha) rispetto all’anno precedente, scendendo a quota 14.920 ha.
Infine le importazioni: nel 2011 il volume totale di vino è diminuito, rispetto al 2010, del 2,3%, a 1.895.649 hl. In aumento i volumi d’importazione di vino spagnolo (+3.341 hl), tedesco (+ 4.669 hl) e portoghese (+4.768 hl), mentre risultano in calo i vini italiani (-1.270 hl), francese (-17.291 hl) e Usa (-12.619 hl). Con una quota del 37%, l’Italia si conferma la principale nazione di provenienza dei vini esteri, seguita da Francia (23%) e Spagna (21%).
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Ufag
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