Off Licence News “The Voice of Drinks Retailling”, rivista del Regno Unito che dal 1863 si occupa del mercato degli alcolici, ha recentemente analizzato la relazione tra il consumo di vino da parte dei Millennials e l’impegno da parte di produttori nella promozione del vino tra i giovani.
Dalla ricerca emerge una certa insoddisfazione da parte dei retailer UK. Ecco perché.
Oggi i consumi dei giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni rappresentano l’8,3% del totale del valore delle vendite di vino off-trade del Regno Unito (cioè delle 4,3 milioni di sterline tracciate da Nielsen nell’anno terminato a gennaio 2016).
Nel “maturo” mercato Uk il calo dei consumi sarebbe inoltre e in parte attribuibile alla poca popolarità del vino tra i consumatori più giovani, che dunque prendono meno di un decimo dei consumi totali (si veda in merito anche qui).
Cosa ben diversa è stata riscontrata invece dal Wine Market Council che ha recentemente stimato che nel 2015 gli appartenenti alla generazione Y hanno consumano negli Stati Uniti più vino di ogni altra generazione, cioè il 42% in volume del totale (si veda anche quanto abbiamo detto qui).
Di chi è il compito di attrarre i giovani? Di chi la responsabilità della scarsa popolarità del vino tra i giovani del Regno Unito?
Off Licence News lo ha chiesto ai retailer UK.
In merito alla prima domanda il 23,1% degli intervistati sostiene che la responsabilità di attrarre Millennials sia dei produttori, il 22.1% pensa che sia soprattutto un dovere dei rivenditori; secondo il restante 54,7% retailer e supplier avrebbero invece un’eguale responsabilità.
Solo il 16% dei retailer tuttavia sostiene che i produttori stiano oggi facendo abbastanza per attrarre i giovani al consumo di vino, mentre la stragrande maggioranza , il 79%, sostiene che i produttori debbano fare di più (si è invece dichiarato incerto su questo argomento il restante 5% dei rivenditori intervistati).
Interpellati poi in merito a quali dovrebbero essere le strategie vincenti per attrarre i giovani il 28,6% dei retailer sostiene che si dovrebbe puntare su di un miglior marketing; il 23,3% pensa che si dovrebbe “raccontare” il vino in modo più accattivante; il 18,8% punterebbe sulla bellezza delle etichette; il 17,8% sulla promozione delle varietà, e solo il 10,5% sul taglio dei prezzi. Dato quest’ultimo significativo, se si considera quanto abbiano influito negli ultimi anni nel mercato del vino del Regno Unito promozioni e prezzi bassi .
FEB
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