Freno tirato per le importazioni di vino in Uk, almeno sul lato bottiglia. A settembre, il mercato ha assorbito poco piùdi 5 milioni di ettolitri (-2%), per un vaore di 1,6 miliardi di sterline, praticamente invariato rispetto allo stesso periodo del 2012. Calma piatta per il leader Francia, mentre l’Italia, con una progressione notevole sul lato prezzi (+13%, sopra la soglia psicologica delle 2 sterline per litro), porta a casa un +4% di aumento sul lato valore, a fronte di una riduzione del 9% sui volumi. Chi macina strada è la Spagna, che in questa congiuntura economica difficile fa un balzo del 10% sui valori, scavalcando i cilen, in calo del 2%. Ancora in riduzione le forniture in bottiglia in partenza dall’Australia (-11% i volumi), non più compensate da un incremento dei volumi sullo sfuso (saldo zero a settembre).
Sul lato spumanti, è il Prosecco a salvare la baracca per l’Italia, accumulando una crescita vertiginosa, oltre il 50% sia a volume che a valore, grazie a prezzi inchiodati sulle 3 sterline. Male lo Champagne, penalizzato dall’aumento dei prezzi, che deprimono sia i volumi (-13%) che i valori (-6%). In arretramento pericoloso anche i Cava, sotto del 24%, pur a fronte di prezzi tenuti fermi attorno alle 2 sterline.
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