I consumatori statunitensi spendono sempre di più per l’acquisto di bevande alcoliche. L’ha riscontrato BW166, società specializzata nella valutazione del mercato degli alcolici, nel suo ultimo report bw166 Total Beverage Alcohol Overview, diffuso a metà settembre. Il rapporto citato si basa sul gettito derivante dalle vendite di alcolici nel mercato statunitense, e include i prodotti nazionali e quelli d’importazione, sia confezionati che sfusi.
Nei dodici mesi che terminano alla fine di agosto 2016, la spesa per l’acquisto di alcolici ha raggiunto negli Stati Uniti 229,8 miliardi di dollari, valore in crescita del 3,8% sull’anno precedente.
Il commercio di vino e sidro si è incrementato in volume del 3,4% nell’anno rispetto al periodo precedente, ma è stato allo stesso tempo evidenziato un rallentamento del 1,9% negli ultimi tre mesi oggetto d’analisi (giugno luglio e agosto).
Situazione simili per le vendite di birra, cresciute del 1,06% nei dodici mesi ma solo dello 0,79% negli ultimi tre mesi, con una lieve decelerazione nel mese di luglio.
I risultati dei superalcolici sono +1,5% in volume nei dodici mesi ma -0,57% per l’ultimo trimestre; anche per gli spirits la decelerazione è evidente a partire da luglio.
Seguendo quanto riporta Wine&Vines è possibile completare questo resoconto.
In particolare è opportuno considerare che le vendite di vino del canale DtC si sono incrementate in dodici mesi del 14% in valore, fino a totalizzare un fatturato di 2,2 miliardi di dollari. Il commercio di vino nel settore off-premise (si tratta in questo caso di dati IRI) si è invece incrementato del 6% nell’anno, fino a totalizzare il valore di 8,5 miliardi di dollari.
FEB
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