di Teresa E. Baccini
Le aziende vinicole piemontesi si sono mosse per lo più in ordine sparso nell’organizzare la propria partecipazione all’Expo 2015, chi decidendo la presenza nel Padiglione Vino, magari facendo ruotare più etichette, chi presentando vitigni rari nello spazio di Slow Food dedicato alla Biodiversità, chi in altre posizioni semplicemente in sinergia con altri prodotti; ma quando si è trattato di escogitate il modo di dirottare i visitatori della fiera milanese sul territorio sabaudo, sfruttando la contiguità regionale, si sono mostrate molto più creative.
È il caso di chi, strizzando l’occhio ai facoltosi clienti cinesi, si è appoggiato direttamente a un tour operator cinese con sedi a Shenzhen e Beijing, ma affiliato ad un grande operatore italiano, per organizzare un viaggio di lusso agli ospiti del paese del dragone. “Piemonte docg” è il tema del viaggio che insieme alle visite nelle cantine più prestigiose delle zone d’origine di Barolo, Barbera d’Asti, Gavi e Moscato d’Asti, non fa mancare agli ospiti il tour delle boutiques di Milano con tanto di personal shopper, l’esclusività della tappa nelle gioiellerie di Valenza Po e, naturalmente, la sosta gourmet nei più noti ristoranti piemontesi.
Nell’ambito del tour una proposta davvero stimolante arriva dall’azienda Braida di Rocchetta Tanaro (AT): una decina di minuti di viaggio in elicottero sulle vigne di Barbera e sui paesaggi di Langa e Monferrato diventati nel giugno dell’anno scorso Patrimonio Unesco. “In fondo noi viticoltori siamo giardinieri di un territorio” dice Raffaella Bologna, titolare con il fratello Giuseppe dell’azienda “perché non farlo apprezzare da una prospettiva originale?”.
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