L’inflazione abbassa la testa a gennaio. Ma per i vini i rincari lungo la filiera hanno determinato ancora un ritocco al rialzo dei prezzi al consumo. Un aumento, certifica l’Istat, dello 0,2% in un mese e del 2,7% a distanza di un anno. Rincari comunque moderati (a dicembre il tendenziale dei vini era al +2,6%) e ben distanti dalla dinamica generale del caro-vita, che resta sopra la soglia del 3%. Con le spinte provenienti dalle fasi a monte attenuate, in questo avvio d’annata, dalle resistenze dei retailer, refrattari a ritoccare i listini in una fase di estrema fragilità dei consumi.
Va anche detto che l’inflazione, nella dinamica generale, non ha di fatto subito grosso sconvolgimenti. Dal 3,3% di dicembre il tasso tendenziale, misurato dall’indice Istat per l’intera collettività nazionale, si è portato al 3,2% (il confronto è con gennaio dell’anno scorso). Poca cosa, ma se non altro la conferma di un’inversione di rotta iniziata a novembre, dopo un percorso in salita protrattosi per quindici mesi.
Resta rilevante, invece, la variazione sulla distanza di 30 giorni, con l’aumento dello 0,3% di gennaio, che segue il più 0,4% mensile di dicembre.
Per alimenti e bevande analcoliche il caro-prezzi ha comunque rallentato la corsa al +2,4% tendenziale (era al 2,9% a dicembre). Al contrario hanno preso l’abbrivo gli spirits, con l’insieme delle bevande alcoliche che ha chiuso in accelerazione al +2,7%, dal 2,6% di dicembre.
Tornando alle referenze enologiche, va rilevato che nell’arco di soli quattro mesi la dinamica dei prezzi ha acquisito un punto percentuale tondo (a settembre era all’1,7%). E che il tendenziale di gennaio dei vini (+2,7%), che resta comunque inferiore di 2 decimi di punto a quello della birra, è andato oltre l’inflazione di fondo, quella cioè calcolata al netto delle componenti più volatili (fresco alimentare e energetici), scesa nel frattempo al 2,3%.
C’è anche da registrare l’impatto dei maggiori costi di trasporto sui prezzi al consumo, che per i vini assume un particolare rilievo. Non a caso quella dei trasporti resta una delle voci più calde, insieme al capitolo abitazione, acqua, energia e carburanti. A gennaio la dinamica dei prezzi ha accelerato al +7,3%, portandosi ai massimi da agosto 2008.
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Istat
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