I consumi di vino negli Usa nel 2014 sono saliti dell’1%, a 375 milioni di casse da nove litri, per un valore al dettaglio di 37,6 miliardi di dollari. Il
Il primo trimestre chiude in maniera ambivalente sul mercato americano, inteso come sommatoria dei tre principali Paesi: Usa, Canada e Brasile. A livello volumico, gennaio-marzo 2015 segna una variazione percentuale
83 a 17. Si riassume così, in questa formuletta che inquadra la proporzione sfuso/bottiglia sul mercato inglese, la parabola dell’export australiano degli ultimi anni. Una parabola che ha visto precipitare
Chiude in maniera positiva il 2014 americano per l’Italia. Vendute presso il settore off-premise 10,2 milioni di casse di vino fermo (+2%), per un corrispettivo valutario di 1,1 miliardi, +5%
Ha il profumo del Prosecco il mercato americano dello spumante. A tutto il 2014, secondo i dati Nielsen, le vendite nel circuito monitorato, che rappresenta circa il 60% del totale
Un mercato abbastanza stabile, con importazioni di vino in bottigla pari a 4,2 miliardi di dollari (+1%), per volumi in calo di circa il 3%, sotto i 7 milioni di
Di seguito il bilancio delle vendite in Usa, settore off-premise, nell’anno concluso al 6 dicembre, come risulta dai dati Nielsen (che monitora il 70% circa del mercato). Italia in linea
Questa la situazione delle vendite di spumanti in America al 6 dicembre 2014, come risultante dalle rilevazioni Nielsen sul circuito off-premise (Nielsen monitora circa il 70% del totale del mercato).
Aspettando il dato italiano, che comunque si avvia a chiudere settembre con poca gloria, le performance dei nostri competitor in giro per il mondo risultano alquanto opache. Specchio di quanto
Chiudiamo positivamente anche i primi nove mesi sul mercato americano, anche se – rispetto al consuntivo di giugno – la performance italiana perde circa tre punti di crescita: si era
Questo sito utilizza cookie per migliorare l'esperienza utente. Se continui a utilizzare il nostro portale, assumiamo che tu nè sia a conoscenza. AccettaLeggi di più